Problemi di acqua, energia e telefonia le principali controversie dei consumatori teramani

TERAMO – Sono state 2mila 346 le azioni di tutela e assistenza che l’associazione di consumatori Robin Hood ha portato avanti su input dei consumatori teramani. Il bilancio è stato tracciato nel corso di una conferenza stampa dal presidente Pasquale Di Ferdinando che ha rilevato come, a dieci anni dalla sua approvazione, manca da parte dei fornitori la conoscenza del codice del Consumo. “Le società di recupero crediti e quelle di promozione di beni e servizi, violano sistematicamente la normativa sulla privacy. La Soget, Equitalia e molte amministrazioni comunali quella dei contribuenti. Un quadro poco edificante – commenta Di Ferdinando- che giustifica azioni di tutela, di fatto non necessarie se le norme sono applicate”. Oltre alle azioni di tutela, l’associazione ha portato avanti ulteriori 1377 pratiche completate attraverso mail o telefono. Il corpo associativo si è inoltre modificato: ci sono meno anziani che rappresentano il 37%, ed è salita di conseguenza la fascia che va dai 40 ai 55 anni salita al 34% (+11% sul 2014). Le donne rappresentano il 42 % del corpo sociale superando lo storico 30%, mentre gli stranieri superano il 10% salendo di tre punti. Esponenziale la crescita dei disoccupati, per la prima volta in 13 anni la percentuale è del 12% cosi come i laureati sono il 17% del corpo sociale. Per quel che riguarda i contatti con l’associazione, Di ferdinando ha sottolineato come il 67% degli iscritti arriva a Robin Hood dopo segnalazioni di amici, o degli stessi commercianti. Queste invece le percentuali divise per aree tematiche: Acqua Energia e gas rappresentano il 29%, i problemi di comunicazione il 26%( in aumento le vertenze contro Telecom che ha modificato i contratti e le pay tv), Banche e assicurazioni raddoppiano portandosi ad un 12%, mentre i ricorsi per la salute registrano un boom passando al 10% dal 2% del 2014, trasporti e turismo scendono all’8% casa al 6% scuola e università al 2% varie 5%.